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In collaborazione con Monithon.
Dati generali
- Comune:
- Nichelino
- Indirizzo:
- Via XXV Aprile 111
- Zona omogenea:
- Zona 3: Area Metropolitana Torino Sud
- Missione:
- 5
- Ambito d'azione:
- Piani urbani integrati
- Investimento:
- 4,375,000.00 €
- Stato intervento:
- In cantiere
- Tempi di chiusura previsti:
- 22 gennaio 2026
Data ultima modifica:
-
11052
mq di area rigenerata
-
4.37
mln
€ di investimento
Report di monitoraggio civico
Obiettivo principale del progetto è il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, ambientale ed economico, attraverso la riqualificazione dell’area dell’attuale scuola Rodari per la realizzazione di un nuovo polo di servizi culturali per la cittadinanza. Esso consiste in due lotti principali, che porteranno alla realizzazione di due strutture NZEB (Nearly Zero Energy Building), a sostituzione di strutture comunali energivore e obsolete.
Il primo lotto prevede la realizzazione di una struttura educativa innovativa caratterizzata da elevate prestazioni e da un alto grado di accessibilità, nella quale possano attivarsi esperienze di partecipazione della cittadinanza e della comunità di quartiere in attività di didattica, studio e incontro.
Il secondo lotto prevede la realizzazione di un Centro Polifunzionale per le Famiglie, per favorire la socializzazione e la crescita globale dei bambini e supportare i nuclei familiari in difficoltà. Questo secondo intervento consiste nella demolizione dei fabbricati esistenti sull’area e nella sistemazione dell’area verde pertinenziale attrezzata, ad accesso controllato ma aperto alla cittadinanza e rispondente ad esigenze di fruizione da parte della più ampia platea possibile di utenti.
La riqualificazione dell’area tramite creazione di nuovo polo ludico-educativo avrà come effetto atteso la creazione di una nuova identità culturale del quartiere, in una logica di ricucitura del tessuto urbano e sociale dell’area.
L’intervento mira a inserirsi in un sistema “a rete” di strutture sociali con finalità ludico educative per la cittadinanza, costruendo spazi di aggregazione ed inclusione idonei ad attrarre fasce sociali diversificate per età ed estrazione, luoghi “condivisi” per la comunità attorno a cui ricostruire l’incontro intergenerazionale e interculturale.